Iraq. Il Papa: l’offesa più blasfema è odiare il fratello

L’INCONTRO INTERRELIGIOSO NELLA PIANA DI UR E IL DISCORSO DEL PAPA

Dio è misericordioso“, ha detto Francesco, e “l’offesa più blasfema è profanare il suo nome odiando il fratello.

Ostilità, estremismo e violenza non nascono da un animo religioso: sono tradimenti della religione.

E noi credenti non possiamo tacere quando il terrorismo abusa della religione”…

“Il patriarca Abramo, che oggi ci raduna in unità, fu profeta dell’Altissimo. Un’antica profezia dice che i popoli ‘spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci’. Questa profezia non si è realizzata, anzi spade e lance sono diventate missili e bombe.


Da dove può cominciare allora il cammino della pace? Dalla rinuncia ad avere nemici. Chi ha il coraggio di guardare le stelle, chi crede in Dio, non ha nemici da combattere.

Ha un solo nemico da affrontare, che sta alla porta del cuore e bussa per entrare: è l’inimicizia.

Mentre alcuni cercano di avere nemici più che di essere amici, mentre tanti cercano il proprio utile a discapito di altri, chi guarda le stelle delle promesse, chi segue le vie di Dio non può essere contro qualcuno, ma per tutti. Non può giustificare alcuna forma di imposizione, oppressione e prevaricazione, non può atteggiarsi in modo aggressivo”.


Non ci sarà pace finché gli altri non saranno un “noi”

Papa Francesco, Piana di Ur dei Caldei, 6 marzo 2021

Leggi gli articoli: clicca qui (1) e qui (2)

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