Sui social noi non siamo gli utenti. Siamo la merce.

Quanti ragazzi dovranno morire ancora prima che prendiamo coscienza?

Ci siamo tutti dentro fino al collo. Per ragioni di lavoro o altro ne abbiano bisogno perché è qui che volano le comunicazioni. Non ne possiamo fare a meno.

Eppure i social sono studiati per creare dipendenza. Loro scopo vero e fare passare il maggior tempo possibile su di essi. Ti fanno sentire al centro del mondo, chi non contava niente improvvisamente si sente importante.

Noi siamo la merce comprata e venduta sui social. Da chi? Da tutte le pubblicità che compaiono sulla nostra timeline. Comprano tutti di noi. Il social vende. Loro comprano le nostre identità, le nostre informazioni, le nostre abitudini, i minuti che passiamo su una determinata pagina o pubblicità, comprano il nostro tempo, le nostre idee, i nostri post, la nostra libertà.

L’unico modo per riprenderci la libertà è di uscire per sempre dai social. Purtroppo, non possiamo farlo, perché la loro maledizione è che ne abbiamo bisogno per comunicare. E se non ci siano dentro La nostra voce, con quelli che abbiano da dire, è come pronunciata in una piazza vuota.

Alla maggior parte delle persone va bene così, perché molti sono disposti a vendere la propria libertà per provare la sbornia di credersi qualcuno.

Siamo condannati a vivere in un mondo dove abbiamo perso la libertà? No. Abbiamo sempre in mano il potere di usare i social per fini utili e anche nobili, abbiamo la libertà di spegnerli e di organizzare una serata giochi a casa nostra. Abbiamo la libertà di usarli per comunicare idee e progetti, per inviare a una festa di quartiere.

Tutto dipende dal grado di consapevolezza che abbiamo nell’uso di questi mezzi. E se ci sta bene che Zuckerberg e compagni siano i padroni delle nostre vite. Più consapevolezza abbiamo, più possiamo ribaltare il potere che i social hanno sulle nostre vite.

La domanda è: lo vogliamo? O ci sta bene tutto così com’è?

Quante ragazzi dovranno morire ancora prima che prendiamo coscienza?

https://www.comunicare24.it/sfida-sui-social-morta-la-bimba-di-10-anni-donati-gli-organi/

Bambina di dieci anni di Palermo, morta mentre tentava di realizzare un video da pubblicare su un social network, partecipando ad una sfida estrema.

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