Missione della Parrocchia

La Parrocchia. Cos’è? Quando nasce? Qual è stata la sua funzione nei secoli e quale è oggi?

  1. PREMESSA. La crisi del cristianesimo in Occidente e il tramonto della fede in paesi di antiche radici cristiane.

Nella società odierna, la stragrande maggioranza della popolazione non ha un rapporto con la Parrocchia e, il più delle volte, non ne conosce la natura, il fine e il funzionamento. Per molta gente la stessa parola “parrocchia”, come le parole “chiesa”, “comunità”, “comunità ecclesiale” non dicono nulla.

Molti si fermano all’idea che la Chiesa, nella sua “versione” locale, sia identificabile con un prete che celebra dei riti (la Messa, funerali, battesimi, matrimoni, funerali) e che svolge una funzione amministrativa e di archivio (rilascio di certificati, disbrigo pratiche di matrimonio, ecc).

Nella sua accezione più ampia, l’immagine che viene in mente quando si dice “chiesa” è: istituzione, Vaticano, organizzazione di potere, gerarchia.

In Europa, è in atto un massiccio processo di scristianizzazione che è cominciato, nel dopoguerra, per molti aspetti, anche prima, dai paesi del Nord e si è diffuso muovendosi verso sud. Oggi, i paesi del Mediterraneo (Italia, Spagna, Portogallo) paesi di forte identità e radici cattoliche, stanno subendo il processo di erosione della fede e intere generazioni stanno crescendo senza aver mai avuto un vero contatto con la Parrocchia. Anche nel caso di famiglie che continuano a chiedere i sacramenti, il rapporto con la Parrocchia si è drammaticamente ridotto all’aspetto formale e burocratico.

Benedetto XVI, nell’omelia della S. Messa per l’apertura dell’Anno della Fede (11 ottobre 2011), ebbe a dire: “In questi decenni è avanzata una «desertificazione» spirituale. Che cosa significasse una vita, un mondo senza Dio, al tempo del Concilio lo si poteva già sapere da alcune pagine tragiche della storia, ma ora purtroppo lo vediamo ogni giorno intorno a noi“.

Laddove persiste ancora un retroterra culturale cattolico, vi sono città e paesini che vedono resistere fasce di popolazione che mantengono un rapporto più vitale con la parrocchia. Il prete è ancora una figura importante nella vita dei singoli e delle famiglie e le tradizioni religiose sono uno dei pochi baluardi di una identità cristiana che, nelle nuove generazioni, va comunque scomparendo.

In questo quadro, non proprio roseo (ma da non recepire con il pessimismo della rassegnazione!), la parrocchia viene vista sotto molte ottiche: un’agenzia di servizi sociali, un centro sociale per bambini e anziani, un ente che organizza le feste e le tradizioni popolari, un punto di riferimento per la propria crescita spirituale.

Uno degli aspetti più critici della crisi della parrocchia, oggi, è la convinzione che tutto quello che riguarda la Chiesa sia un affare del prete. La gente, quella che ancora frequenta, cerca nella chiesa lo spazio di un rapporto personale con Dio ma non ha alcuna consapevolezza che, nel mondo attuale, la trasmissione della fede non può più essere creduta un dovere del prete o delle suore. Una sfida epocale è far crescere una nuova coscienza di Chiesa, una nuova consapevolezza che la Parrocchia è “comunità, “fraternità”, che essa appartiene a tutti i battezzati e tutti sono responsabili della sua crescita.

2. Origini e Natura della Parrocchia

Il termine “parrocchia” deriva dal greco “para” (=presso, accanto) e “oikeo” (=abito; oikeo da oikos, che significa “casa, abitazione, vicinato). “Parrocchia” significa, dunque, in senso ampio), la “Chiesa presso le case o abitazioni delle persone”. In altre parole significa “la Chiesa che si fa vicina all’uomo, laddove vive e lavora e dove costruisce le sue relazioni umane”.

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